Mercoledì 16 settembre 2015 – Grande coinvolgimento: consegnato il furgone per il trasporto di malati oncologici

SPIRAGLIOAncora una volta pubblico e privato si prendono per mano e realizzano qualcosa di positivo per la collettività. Ieri mattina infatti si è svolta in Municipio la consegna del nuovo furgone attrezzato messo dal Comune a disposizione dell’associazione “Spiraglio”, che da sempre si occupa nell’Isontino del trasporto gratuito dei malati oncologici nei vari ospedali e nei centri di cura della regione. Il mezzo, ovviamente attrezzato di tutto punto per svolgere il suo compito e permettere il trasporto dei malati, è arrivato grazie al progetto “Mobilità Gratuita” – in rappresentanza del quale c’era ieri la dottoressa Natascia Manfrin -, che permette di mettere a disposizione dei Comuni, in comodato gratuito per 4 anni (eventualmente rinnovabile per altri quattro), veicoli destinati al sociale, ed acquistati attraverso una formula particolare. In sostanza si chiede il coinvolgimento di realtà private ed imprese che mettono a disposizione una quota in campo della possibilità di far apparire il loro nome sul furgone, come se fosse una pubblicità. A concretizzare il progetto è stata la ditta Uninvest Spa di Bologna, e per il mezzo di “Spiraglio” hanno aderito a Gorizia ben 22 attività commerciali o imprenditoriali: dal piccolo negozio alla farmacia, dall’industria alla libreria.

Fonte: “Il Piccolo” del 17 settembre 2015.

Gruppo autisti

 

Uno dei punti di forza a supporto di questa associazione è iimage005l gruppo degli autisti, la spina dorsale dei trasporti che quotidianamente raccolgono nel mandamento di Monfalcone e Gorizia le persone che devono affrontare cicli di terapie a Trieste o a Udine.

Questa attività è iniziata in sordina, nei primi tempi dell’associazione  pareva quasi una branca non all’ altezza dei fini fondanti lo spirito di Spiraglio. Ma pian piano si è capito  che dare assistenza significava anche (se non soprattutto) dare la certezza di un trasporto per effettuare le necessarie terapie, senza stravolgere la vita quotidiana dei parenti o caricare eccessivamente il bilancio famigliare. Per questo motivo  nacquero all’ interno dell’associazione le prime figure di autisti (autisti fai da te) che trasportavano gli assistiti con le proprie autovetture. L’aumento di richieste per questo servizio ha portato gradualmente lIMG_8058 a1’associazione a dotarsi di un parco macchine moderno e adeguato alle varie esigenze di trasporto. Continua a leggere Gruppo autisti

Il più piccolo chicco di grano

Andavo mendicando di porta in porta nella strada del villaggio, quando il Tuo carro apparve in lontananza come un sogno sfarzoso e mi domandai chi fosse quel Re di tutti i re!

Le mie speranze rifiorirono e credetti che i miei giorni cattivi fossero giunti al termine. Sostai aspettando una carità non richiesta e ricchezze sparse d’ogni lato nella polvere.

Il carro si fermò dove sostavo. Il Tuo sguardo si posò su di me e scendesti con un sorriso. Sentivo che la fortuna era giunta, infine. Poi, all’improvviso, tendesti la Tua destra dicendo:” Cos’hai da offrirmi?”

Ah quale regale burla era tendere il palmo a un mendicante e implorare! Confuso e indeciso, tolsi lentamente dalla bisaccia il più piccolo chicco di grano e lo donai a Te.

Quale fu la mia sorpresa quando al termine del giorno, vuotai la bisaccia sul pavimento e trovai un minuscolo chicco d’oro nel misero mucchietto! Piansi amaramente, rimpiangendo di non avere offerto tutto il mio cuore.

Rabindranath Tagore

Io sono il cantiere! Amianto mai più

31jvAI59gmL._BO1,204,203,200_Non è una furbata… e come potrebbe esserlo: questo libro l’abbiamo curato io e la psicologa Corinna Michelin, è un libro denuncia e a riprova di ciò, non lo recensisco ma ci incollo proprio qua l’introduzione che ho scritto così magari aumento le occasioni di querela delle aziende che hanno utilizzato l’amianto ed ora non vorrebbero pagarne i danni alle vittime.

Tiziano Pizzamiglio

Io sono il cantiere! Amianto mai più, A cura di Corinna Michelin e Tiziano PizzamiglioEditore fuorilinea 2011 Continua a leggere Io sono il cantiere! Amianto mai più

Allora Almitra parlò dicendo: ora vorremmo chiederti della Morte

Allora Almitra parlò dicendo: ora vorremmo chiederti della Morte.
E lui disse:
Voi vorreste conoscere il segreto della morte. Ma come potete scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita?
Il gufo, i cui occhi notturni sono ciechi al giorno, non può svelare il mistero della luce.
Se davvero volete conoscere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita.
Poiché la vita e la morte sono una cosa sola, come una cosa sola sono il fiume e il mare.

Nella profondità dei vostri desideri e speranze, sta la vostra muta conoscenza di ciò che è oltre al vita;
E come i semi sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera.
Confidate nei sogni, perché in essi si cela la porta dell’eternità.
La vostra paura della morte non è che il tremito del pastore davanti al re che posa la mano su di lui in segno d’onore.
In quel suo fremere, il pastore non è forse pieno di gioia poiché porterà l’impronta regale?
E tuttavia non è maggiormente assillato dal suo tremito?
Che cos’è morire, se non stare nudi nel vento e discioglersi nel sole?
E che cos’è emettere l’estremo respiro se non liberarlo dal suo estremo fluire, così che possa risorgere e spaziare libero alla ricerca di Dio?

Solo se berrete al fiume del silenzio, potrete davvero cantare.
E quando avrete raggiunto la vetta del monte, allora incomincerete a salire.
E quando la terra esigerà il vostro corpo, allora danzerete realmente.

Kahlil Gibran Il Profeta