Nel 2017 percorsi 142 mila km dagli “angeli” della Spyraglio
Sono angeli custodi. Senza le ali, ma con un volante in mano ed un furgone da condurre, instancabili, per chilometri a fin di bene. Migliaia di chilometri, centinaia di migliaia, se è vero che nel… di Marco Bisiach
Sono angeli custodi. Senza le ali, ma con un volante in mano ed un furgone da condurre, instancabili, per chilometri a fin di bene. Migliaia di chilometri, centinaia di migliaia, se è vero che nel 2017 sono stati oltre 142 mila. Sono i volontari dell’associazione “Spyraglio”, che da oltre vent’anni nell’Isontino è al fianco dei malati neoplastici e delle loro famiglie. L’associazione, fondata nel 1996 a Monfalcone, è una realtà consolidata e conosciuta, tanto da rappresentare un interlocutore e un punto di riferimento per gli stessi medici e le strutture ospedaliere del territorio. Il suo compito è essenzialmente quello di garantire il trasporto gratuito da e verso gli ospedali ai malati oncologici che affrontano il difficile e lungo percorso delle cure. Non sono necessariamente persone in difficoltà economica o alle prese con gravi disabilità. Gli utenti dell’associazione sono semplicemente persone che, senza questo servizio, dovrebbero andare incontro a grandi disagi e spese salatissime semplicemente per poter accedere alle terapie. Ecco perché parliamo di un impegno fondamentale che forse è ancora poco conosciuto dalla cittadinanza, come è emerso nei giorni scorsi durante un incontro che ha visto presente nella sede goriziana di “Spyraglio” (all’interno della Casa delle Associazioni di via Duca d’Aosta) anche l’assessore comunale al Welfare Silvana Romano. «Durante l’anno ho spesso modo di confrontarmi con l’associazione, che ringrazio di cuore per quel che fa per il nostro territorio, dando risposta a bisogni che il pubblico non riesce ancora a coprire – ha detto Romano –. Sarebbe importante che il maggior numero di persone possibile potesse conoscere l’attività di “Spyraglio”, e magari sostenerla, come vale del resto anche per altre realtà che operano nel sociale sul territorio». Al momento l’associazione, guidata dal presidente Ervino Peressini, può contare su oltre 200 sostenitori e su una settantina di volontari attivi in tutto l’Isontino. Si tratta per lo più di pensionati, ma c’è anche chi, per spendersi per i malati, prende un giorno libero da lavoro alla settimana.
«La nostra attività principale è quella del trasporto – spiega Peressini –, che svolgiamo grazie agli otto mezzi, tra furgoni e vetture, a nostra disposizione, coprendo le tratte che portano agli ospedali di Udine, Trieste e Aviano, ma anche Pordenone, Verona e persino Milano e Bologna. Tutto questo non sarebbe possibile senza il grande sforzo di tutto il nostro personale». Ecco perché il contachilometri dell’associazione fa in fretta a salire. Nel 2017 i viaggi totali sono stati 1297, per un totale 142.094 km e 246 pazienti trasportati, 117 a Gorizia e nella Destra Isonzo, 129 nel Monfalconese. Ma non basta. “Spyraglio” svolge anche un’opera di sostegno logistico, burocratico e logistico per i pazienti che ne hanno bisogno, e, sempre l’anno scorso, ha garantito 562 presenze in day hospital con i suoi volontari. Tra gli utenti c’è chi (specie se anziano) ha bisogno di essere accompagnato fin dentro lo studio dei medici o gli ambulatori, o necessità di un aiuto per muoversi o per sbrigare le formalità relative a visite e trattamenti. E c’è chi ha bisogno anche semplicemente di qualcuno con cui parlare. «Da un punto di vista umano e psicologico non è facile affrontare certe situazioni, confrontarsi con la malattia – racconta Piero Rucli, uno dei volontari presenti l’altro giorno in sede, assieme ai colleghi Marco Muto, Luciano Brosolo, Paolo Braini e Giuseppe Puntin –. Però la maggior parte di noi ha avuto esperienze oncologiche, direttamente o in famiglia,
ed è anche per questo che ci siamo avvicinati all’associazione. Con il tempo si crea un legame speciale con i nostri assistiti, e posso assicurare che se il nostro impegno è tanto, è importante anche ciò che questa esperienza di dà indietro».