Gruppo Sostegno Esposti Amianto

Nell’anno 2003 è nata una nuova risorsa dell’Associazione Spiraglio. Si tratta del “Gruppo Sostegno Esposti Amianto”.

La nostra Associazione si occupa di dare assistenza agli ammalati di cancro e quindi ha cercato di offrire una risposta anche a tutte quelle persone che negli ultimi tempi si sono rivolte ad essa con la paura di aver contratto questa malattia in seguito all’esposizione all’amianto avvenuta durante il loro periodo lavorativo.

Sappiamo che Monfalcone rappresenta una zona a rischio di insorgenza del mesotelioma della pleura (il tipo di tumore causato per lo più dall’esposizione all’amianto) soprattutto per la presenza dei cantieri navali che fino agli anni ’80 usavano questa sostanza tossica per l’organismo umano. Già da tempo in questa realtà ci sono delle Associazioni che lottano affinché vengano riconosciuti i propri diritti a coloro che più o meno inconsapevolmente per ragioni di lavoro si sono trovati a contatto con l’amianto.

Il Gruppo Sostegno Esposti Amianto messo a disposizione da Spiraglio non si occupa di questo, ma rappresenta un luogo nel quale le molte persone che si erano rivolte all’Associazione con la paura di aver contratto una malattia a rischio per la vita possano affrontare, con l’aiuto di un esperto, le inaspettate conseguenze psicologiche che tale fenomeno porta con sé.

Ciò che si affronta in gruppo riguarda l’ansia di molti ex-operai che, dopo essersi sottoposti a degli accertamenti, iniziarono a pensare, senza neppure aver ricevuto al momento una diagnosi certa di malattia, di essere in fin di vita, del fatto di veder morire i loro compagni di lavoro, della necessità o meno di coinvolgere la famiglia o di affrontare da soli una diagnosi infausta e le conseguenze che essa può comportare ed eventualmente del modo di chiedere aiuto ai familiari in tali circostanze. Molti di loro sarebbero stati pronti a farsi operare anche se dai medici non era consigliato per il solo fatto di non vivere con quel peso, altri non ne volevano neppure sapere, sperando di riuscire ad affrontare al meglio gli ultimi periodi di vita cercando di non pensarci. L’ansia di alcune persone è invece determinata dalla paura, alcune volte immotivata, di perdere all’improvviso un bene così prezioso come la vita e dal fatto di non voler morire proprio nel momento in cui sono, ad es., appena diventati nonni…

Il gruppo possiede quindi la risorsa di mettere in comune persone che condividono la stessa esperienza ma che sono a livelli diversi di maturazione rispetto al modo di affrontare questa avversità: c’è chi ha già svolto tutti gli accertamenti del caso, chi ha appena iniziato, chi si è sottoposto a intervento chirurgico a un polmone, chi a due. Lo scopo di generare la condivisione dei vissuti, e soprattutto la possibilità di confrontarsi con chi quell’esperienza l’ha già vissuta serve, con l’aiuto dello psicologo presente, per cercare di dare un nuovo senso alla vita trovando insieme nuove risposte affinché l’ansia non si trasformi inevitabilmente in depressione rompendo gli equilibri emotivi preesistenti in ognuno di noi.

 

dott.ssa Corinna Michelin